BANDA CITTADINA DI LEVICO TERME

Direttore:
GIUSEPPE CALVINO
Presidente:
FABIO RECCHIA
Indirizzo:
VIA C. BATTISTI 9 38056 LEVICO TERME
Un po' di storia

La banda nasce nel lontano 1844 e ... il secolo di vita non può essere festeggiato in maniera adeguata semplicemente perché il periodo bellico non lo permette. Si rimedia tuttavia nel '47 con un numero unico
titolo un grande: "SECOLO,"'41
sottotitolo: "',del  Corpo musicale di Levico", il saluto della direzione, la cronistoria con testi di Severino Colmano). Il documento è conservato nella biblioteca comunale di Levico, fa parte di ricordi scritti e ritaglia un ritratto d'epoca in una cultura di confine cui le vicende di guerra e di pace avevano relegato il Trentino.
La divisa era il segno della storia  e dell'esistenza, la forza dell'istituzione, prima ancora che la musica riuscisse ad unire il cuore e la mente. Si può parlare ad esempio del concerto tenuto nel 1886 davanti al          
generale del Medici o del divieto da parte della polizia austriaca di portare una uniforme che ricordava troppo quella dei bersaglieri italiani.
Poi la prima guerra mondiale che ha fermato la musica dal 1914 al 1920, anno in cui il Corpo bandistico è ripartito con un berretto da alpino.
La vita dei musicisti segue gli scoppi violenti del tempo, la guerra, la ferrea legge della disciplina che impone modifiche e limitazioni all'immagine, ma ritrova anche momenti di grande tranquillità e creatività sotto la direzione di Achille Delmarco che prende in mano la direzione nel 1908.
Il maestro era succeduto, in una cronologia molto rapida di nomi, ai maestri Bertuzzi e Cortellazzi le prime firme della preistoria, dal 1844 al 1874 a Secondo Agostini (che rimane per 14 anni sul podio), Antonio Furlanetto, Domenico Tagliazucchi, a Boghen, Angelo Balladori, Monti e ad Adolfo Roteglia,    un insegnante di Sassuolo di Modena che entra nella banda nel 1904; poi è ancora Delmarco, che ha diretto il complesso dal 1908 al 1915, a prendere in mano la situazione nel 1920, finita la guerra.
La banda di Levico è stata certamente una delle prime a varcare i confini regionali e già nel secolo scorso precisamente nel 1893, suona ad Innsbruck per  l'inaugurazione del monumento ad Andreas Hofer N'N con uno l'esposizione dì prodotti agricoli-industriali". Pare tuttavia che in quell'occasione una decina di suonatori si sia rifiutata di partecipare, cosicché dovettero essere rimediati alcuni professionisti fatti venire da Milano. Tra gli scioperanti c'era anche il maestro Angelo Balladori (sostituito da Secondo Agostini).                       
E nel 1897 il soggiorno a Levico del comm. Giulio Ricordi che ospita Giacomo Puccini e la banda è pronta, con il maestro Domenico Tagliazucchi, pur tra qualche inesattezza di interpretazione come pare abbia rilevato lo stesso Puccini a offrire al grande musicista una fantasia della Bohème.
Molti gli aneddoti che dimostrano grande vivacità e spirito d'iniziativa, ma anche preparazione, visto che nel 1903 la banda si presenta a Lorenza Vivori e del coro "Pio X.-IM di Levico. Il messaggio musicale è stato esportato anche in
Germania suonando ad Hausham, città gemellata con Levico.
Nel 1989 a Caldonazzi subentra il prof. Fabio Mattivi, diplomato in trombone.  Si cambia il repertorio, sempre nel rispetto delle tradizioni, ma adeguandolo     alle esigenze dell'orientamento bandistico attuale e del cambio generazionale.
Nel 1992 la banda è presente a un festival europeo a Wachtersbach, in Germania,  dove incontra gruppi provenienti da vari paesi.
Un anno particolare è il 1994, centenario dell'elevazione di Levico a rango di città da parte dell'imperatore Francesco Giuseppe. La banda partecipa alle celebrazioni suonando musiche che ricordano il periodo ausburgico.
Il 150' anniversario della nascita del complesso, invece, è degnamente ricordato con una tre giorni che vede Levico ospitare bande provenienti dalla Germania, dalle Marche, dal Veneto, dalla Lombardia e dal Trentino.
E' infine dal 1996 che viene organizzata una aggiudica il secondo posto a pari merito con Pergine al concorso di Trento, mentre nel 1911 sarà scelta fra le quattro migliori a tenere nel capoluogo il concerto finale.
Si registra tuttavia lungo il percorso qualche interruzione non soltanto legata    alle guerre; addirittura una pausa di quattordici anni, dal 1930 al 1944, quando si può dire che la banda rinasce riaprendo una storia nuova. Esordio il giovedì
grasso sotto la direzione di Silvio Delmarco. E la direzione cambia mano parecchie volte. Nel 1947 la dirige Luigi Raimondi, nel 1952 fa una breve comparsa Livio Bosco, poi Gilio Nicoletti fino al 1960. Vinicio Piazzarollo e Renzo Agostini compaiono alla guida della banda fra il 1960 e il 1964. Poi, per    6 anni, Giuseppe Patelli e ancora Renzo Agostini per un anno, nel 1971. Nel  1972, arriva Luciano Caldonazzi che rimane alla guida fino al 1989.
Nel complesso suonano interi nuclei familiari, molti giovani che escono dai corsi per allievi.
Negli anni ottanta è stata sperimentata anche una nuova formula avvalendosi del canto di manifestazione dal titolo "Metti una sera a Levico ... la banda".

 

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