BANDA SOCIALE DI CIVEZZANO

Direttore:
SIMONE PONTALTI
Presidente:
LUCIA LESSI
Indirizzo:
VIA DEGASPERI, 4 38045 CIVEZZANO
Un po' di storia

La storia La Banda Sociale di Civezzano nasce nel 1909 sotto la guida del presidente Filippo Graff e del maestro Giovanni Serra. La Banda interrompe e riprende più volte la propria attività a causa di tristi vicende come le 2 guerre mondiali. Nel 1964 la Banda sociale di Civezzano viene iscritta alla Federazione dei Corpi bandistici della Provincia di Trento. Nel 1973 vengono sospese le prove e i suonatori assicurano la propria presenza solo nei momenti comunitari più importanti. L’attesa rinascita, avviene domenica 23 dicembre 1990. Seguono anni di grandi sacrifici che avviano la Banda Sociale di Civezzano al graduale rinnovo degli strumenti in dotazione e alla definizione dello stemma che tutt’oggi la contraddistingue. In questi anni si attivano anche i corsi di musica in collaborazione con la Federazione dei Corpi Bandistici del Trentino. In quegli anni il complesso strumentale conosce una continua e costante crescita tecnica sono anni di intenso lavoro e rapida crescita musicale nonché di rinnovamento del repertorio che rende possibile il cimentarsi in composizioni musicali di grande valore e porta la banda alla Seconda categoria in una rassegna di classificazione nel 2003. Nello stesso anno esordisce la “Bandina”, che diventa nel 2005, la “Banda giovanile di Civezzano e Fornace”. Nel 2009 la Banda Sociale di Civezzano festeggia i suoi primi cento anni presentando un repertorio impegnativo e pubblicando un libro commemorativo dal titolo “Un ritornello lungo cent’anni”. Nel 2010, sotto la presidenza di Lucia Lessi, la banda rinnova la propria estetica lavorando al progetto della nuova divisa: un costume storico che richiama la tradizione millenaria delle attività minerarie legate all’estrazione dell’argento che ha lungamente interessato la zona di Civezzano e del monte Argentario. Negli ultimi anni la banda Sociale di Civezzano vive un profondo rinnovamento dell’organico. Ed intraprende un nuovo percorso di crescita sotto la guida della maestra Miriam Lancerin dal 2013. In questi stessi anni la Banda giovanile di Civezzano e Fornace, anch’essa sotto la guida dalla maestra Miriam Lancerin arriva a contare 35 elementi e partecipa nella primavera del 2015 alla sezione giovanile del Flicorno d’Oro. Al termine di questo percorso la direzione della banda giovanile passa al maestro Simone Pontalti. Nel gennaio di quest’anno la guida della banda passa in mano al maestro Alberto Pedrotti che in questi pochi mesi ha saputo trasmettere la propria visione musicale ai suonatori.
Ad oggi la banda conta circa trenta suonatori e 12 sono gli elementi che compongono la bandina.

La divisa storica
La divisa della Banda Sociale di Civezzano è stata rinnovata ad opera del direttivo nel corso del 2010 ed è stata presentata alla comunità in occasione del Concerto di Capodanno tenutosi il 02 gennaio 2011.
Il progetto di rivisitazione delle divise della Banda Sociale di Civezzano si è inserito in un contesto di valorizzazione del territorio e del suo sviluppo socio-culturale, ambientale ed economico, ricollegandosi alla finalità proprie dell’Ecomuseo dell’Argentario. Ecomuseo ha infatti oggi il significato di strumento pattizio con cui la nostra Comunità ha inteso prendersi cura della propria realtà ponendo particolare attenzione all’ambiente, alla cultura, alla storia ed alle tradizioni locali, creando sinergie con il comparto turistico-economico in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Il Monte Calisio o Monte Argentario racchiude in se una storia millenaria, un percorso nello spazio e nel tempo, che parte dai primi insediamenti preistorici (sito preistorico del Riparo Gaban), ai siti romani (antico tracciato della Via Imperiale Claudia Augusta Altinate) per proseguire poi con le attività che a partire dal Medioevo hanno sfruttato in maniera sistematica le sue risorse naturali. Dalle miniere d’argento scavate in verticale (cadini) e in orizzontale (canope) dagli antichi minatori di origine germanica (canopi o Knappen), insediatisi in zona in epoca medioevale, si passa infatti alle cave di pietra calcarea in località Pila di Villamontagna con la quale, soprattutto in epoca rinascimentale, è stata costruita la città di Trento. In epoca moderna si è poi assistito alla riapertura delle vecchie miniere d’argento per estrarre la barite. Attualmente sono ancora operanti le cave di porfido nei Comuni limitrofi di Albiano e Fornace.
L’Ecomuseo dell’Argentario ha voluto inserirsi proprio su questo filone minerario, facendone suo elemento fondamentale ed utilizzando quale logo proprio quegli attrezzi dei minatori (punta e mazzetta) che nel corso dei secoli sono diventati il simbolo dell’industria mineraria.
I costumi, che la Banda Sociale di Civezzano intende proporre, richiamano da un lato i costumi popolari descritti negli acquerelli del Von Lutterotti per il “Landgericht” di Civezzano, ancorché rivisitati in chiave più moderna e funzionale. Dall’altro, riportando accanto allo stemma della Banda il logo dei minatori, sottolineano in maniera decisa la consapevolezza di vivere in un luogo disseminato di tracce importanti ed affascinanti, legate ad un paesaggio modificato nel corso dei secoli dalle attività umane connesse all’attività mineraria.
Il costume maschile è sobrio, realizzato in fustagno rigato diagonale, grigio antracite , nero per contrasto con bottoni in metallo. Il collo della giacca è a listino alto con rever fermato da bottone. I pantaloni hanno taglio classico. La camicia è a manica lunga con collo alla coreana, il gilet è in tessuto damascato rosso con bottoni in metallo. La giacca ed il gilet presentano lo stemma della banda accanto allo stemma dei minatori ricamato in argento su fondo nero. Completa il costume un cilindro nero a tese medie.
Il costume femminile, delicato e particolareggiato, presenta una gonna ampia con pieghe sciolte in vita, lunghezza sotto il polpaccio, di tessuto flanella lana, colore rosso scuro. Il corpetto è aderente con allacciatura davanti con bottoni e chiusura a soffietto dietro, con stringa in colore contrasto. La giacca è aderente con girocollo profilato contrasto colore rosso, la manica è ampia al colmo con pieghine. Sulla spalla del corpetto e sulla manica della giacca è ben visibile il logo della banda e lo stemma dei minatori ricamato argento su sfondo nero.
La Banda sociale di Civezzano, con i suoi cento anni di storia appena compiuti, si pone quindi non solo come elemento di socializzazione e di solidarietà di una comunità che si racconta, ma anche come strumento visibile di promozione del nostro territorio e della nostra cultura. E’ in questo contesto che si inserisce il senso della ricerca storica che ha portato alla definizione dei costumi proposti. Un’enfatizzazione dei richiami al passato di una cultura che anche attraverso l’aggregazione sociale e il volontariato, valorizza il nostro territorio e definisce il nostro futuro.

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