BANDA CIVICA 'E. BERNARDI' DI PREDAZZO

Direttore:
FIORENZO BRIGADOI
Presidente:
ROMINA DEGREGORIO
Indirizzo:
VIA CESARE BATTISTI 28 38037 PREDAZZO
Un po' di storia

La data di nascita della banda, secondo una tradizione orale, si può collocare nel 1847. L'archivio parrocchiale conserva memoria della presenza di una "Musica Banda" durante la visita a Predazzo del Principe Vescovo di Trento Nepomuceno De Tschiderer, nel 1852, ma probabilmente si trattava allora di un club privato che in seguito, con lo statuto del 1890, diventerà "Banda sociale musicale".

Non vi è traccia del primo organico, ma nel 1855 viene indicato come maestro l'organista della chiesa curaziale Francesco Giacomelli "Fincat". I bandisti, una dozzina, acquistano strumenti e divise e fanno le prime esibizioni a pagamento. Il complesso suona durante le manifestazioni importanti del paese e per l'arrivo delle autorità. Contemporaneamente esiste anche una Società filarmonica, che però si dedica esclusivamente al servizio liturgico.

Notizie certe si trovano su un libro mastro tenuto dal cassiere della Società, che annota spese ed esibizioni fino dal 1885. Maestro era allora Luigi Felicetti, compositore dilettante; 24 i bandisti. Il repertorio offre marce, ballabili, qualche brano d'opera; la banda accompagna le filodrammatiche negli spettacoli all'aperto durante gli intervalli e allieta la popolazione. È chiamata simpaticamente la "Civicona" o la "Civica-civica" per distinguerla dalla banda dell'oratorio, la quale smette l'attività nel 1911.

Il Comune elargisce sovvenzioni per un certo periodo: costanti alla Civica, saltuarie alla banda dell'oratorio, ma stabilisce che in alcune cerimonie si esibiscano ambedue i complessi, previa spartizione del contributo da parte della banda civica. Nel 1912, invece, un tentativo di fonderli non andò a buon termine, mentre all'unificazione si arrivò dopo la pausa dovuta allo scoppio della grande guerra.

La ricostruzione vede sul podio il maestro Raffaele Sgambato, che già vi era salito nel 1912. Dal Comune gli viene assegnato uno stipendio di 150 corone al mese. Ma la banda è in deficit e questo diventa uno dei motivi del suo scioglimento, avvenuto nel 1932. Già nel dicembre 1933 però si ebbero i primi tentativi di ricostruirla, con la richiesta di un contributo annuo al Comune, che fu concesso con la clausola che diventasse la "Banda del dopolavoro Predazzo". Presidente fu eletto Francesco Dellagiacoma che rimase fino al 1937, quando gli subentrò il notaio Romano Nardin, prima podestà e poi sindaco di Predazzo. Maestro è Everardo Gabrielli "Brocheton".

Non si registra una interruzione durante la seconda guerra, anche se l'attività era certamente molto più limitata. Gli strumenti furono anche requisiti dal comando delle SS per costituire una fanfara militare.

Nel '47 Predazzo ospita il convegno di tutte le bande fiemmesi per un grande concerto d'assieme, previo appello del sindaco a tutti i cittadini perché mettano a disposizione cimeli e fotografie per un piccolo museo storico "in corso di allestimento".
Il decennio '50-'60 è all'insegna della crisi, forse dovuta a disinteresse da parte del pubblico. Per due anni anzi, nel '57 e '58, il complesso si sciolse. Nel '59 si formò però un comitato per la ricostituzione, su iniziativa del dott. Giuseppe Giacomelli. Si alternano maestri e presidenti finché si potrà veramente parlare di rinascita, nel '67, presidente Franco Giacomelli, maestro Fiorenzo Brigadoi, allievo del corso per maestri di banda di Silvio Deflorian. Il suo curriculum lo vede tra l'altro flautista nell'orchestra Haydn e insegnante di flauto alla Civica scuola musicale di Riva.

La vita della banda scorre ormai tranquilla. Nel 1973 viene fondato il gruppo delle majorettes. Divisa nuova nel 1980, nuovo statuto nell'85 e nuovo il nome: la banda civica "Francesco Dellagiacoma" diviene banda civica "Ettore Bernardi", già presidente. È con la presidenza di Mario Felicetti che nel 1995 viene organizzato il 50° Convegno delle bande fiemmesi. Dal '96 la presidenza è stata assunta da Italo Craffonara, già sindaco di Predazzo e consigliere regionale. Nel 1997 è stato festeggiato il 150° di fondazione con interventi di numerose bande che si sono esibite nel corso dell'anno. Per l'occasione sono stati prodotti un cofanetto con la storia della banda a cura di Alberto Giordan e Fiorenzo Brigadoi e la seconda musicassetta. 

Nel 2001 viene sostituita la divisa di stampo tirolese con una di carattere più “cittadino” ispirata ai colori della bandiera predazzana. Nell’ultimo decennio, la formazione degli allievi viene intensificata con corsi organizzati dalla Banda stessa, in collaborazione con la Federazione dei Corpi Bandistici e della scuola Musicale “Pentagramma” di Fiemme; di conseguenza ogni anno entrano in media 5 nuovi bandisti. 

Di rilevante importanza è poi la collaborazione con la Scuola Media, che inserisce annualmente nelle opzioni obbligatorie l’avvio allo studio degli strumenti a fiato, a precussione e musica d’insieme. Le lezioni sono tenute dal M° Fiorenzo Brigadoi, che pur essendo nel 2002 andato in pensione dall’insegnamento nelle Scuole Medie, continua la sua attività didattica in queste opzioni, coadiuvato dal figlio Ivo, diplomatosi in violoncello nel 2000 al Conservatorio di Trento e che oltre a tenere i corsi di formazione per gli allievi ricopre il ruolo di Vicedirettore della Banda e Direttore della Bandina. 

L’ingresso di tutti questi giovani ha abbassato notevolmente l’età media dei componenti che attualmente è di 22 anni. Nasce così la Bandina degli Allievi nella quale 25 nuove leve fanno il tirocinio per l’inserimento nella Banda Civica. Dopo aver operato con grande passione e abilità amministrativa per 10 anni, Italo Craffonara cede la presidenza a Bruno Felicetti, già bandista e attuale Direttore dell’A.P.T. della Valle di Fiemme. 

Quest’anno la Banda compie 160 anni e per un quarto della sua lunga vita è diretta dal M° Fiorenzo Brigadoi. Oltre ai festeggiamenti di rito, non poteva mancare la dimostrazione dell’evoluzione musicale degli ultimi 10 anni; ecco pertanto il nuovo CD, 3° incisione della Banda, contenente fra l’altro composizioni inedite di Fiorenzo e Ivo Brigadoi a testimonianza dell’impegno e della dedizione di tutti i componenti indistintamente.

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