BANDA SOCIALE DI CIMEGO

Direttore:
KATIA GIRARDINI
Presidente:
Silvia Salsa
Indirizzo:
VIA DON ALESSANDRO BERTOLASI 64 38082 CIMEGO - BORGO CHIESE
Un po' di storia

Nel 1850 a Cimego le case abitate erano 101 e 721 gli abitanti, mentre la valle si preparava alle grandi migrazioni, come del resto tutto il Trentino.
È a quella data che si riferisce il primo statuto della Società Filarmonica, nome originario della banda. Cimego era uno dei paesi più ricchi dell'intero comprensorio delle Giudicarie, essendo attive a quel tempo ben 7 filande, numerose "fusine" e segherie. L'agricoltura ben curata forniva granoturco, frumento nero "de marin", rape, cavoli, patate, orzo, caffè "di Bondone", avena, segala e lino. Il gelso era legato all'industria del baco da seta.
Anche l'artigianato - e soprattutto quello artistico - forniva una voce importante all'economia della zona. E la cultura si estendeva anche al settore musicale, tant'è che nel 1844 venne acquistato l'organo parrocchiale e varie orchestrine, soprattutto con strumenti a corda, allietavano le sagre di paese e le feste di carnevale.
Lo statuto della banda fu registrato nel 1876 presso il Tribunale di Innsbruck e vi si legge che "la Società Filarmonica era già istituita da oltre 25 anni". Ma la regolarizzazione si rese necessaria in seguito a una legge emanata il 15 novembre 1867 a firma di Francesco Giuseppe I, per controllare le adunanze della popolazione nei territori occupati.
Agli inizi dunque la banda conta 22 elementi e il giorno della sagra dell'Assunta, il 15 agosto 1869, tiene un concerto a Condino; presidente Placido Zulberti "Salvadorin", direttore Agostino Zulberti "Madalene". La divisa è imposta dalle autorità: giacca e calzoni neri con striscia rossa, berretto nero con tre fili rossi, cordone e mazzetta rossi, spallarini e scarpe bianche, collarino d'argento.
Con una trentina di elementi la banda scavalca il secolo, ma durante la prima guerra il paese diventa zona di confine, le case vengono abbandonate e saccheggiate, Cimego dato alle fiamme. Quando la gente tornerà troverà solo distruzione e per i giovani l'unico modo per salvarsi resta quello di prendere la valigia e cercare fortuna altrove.
Per dimostrare tuttavia che la vita deve continuare, la banda si ricompone nel 1920 e l'anno seguente, al convegno bandistico di Tione, si vede aggiudicare il terzo premio ex aequo con la banda di Roncone.
Nel 1922 venne riscritto lo statuto e riprese la stagione dei concerti. Il più importante era quello dedicato a S.Antonio patrono della borgata di Quartinago (17 gennaio).
Nel 1925 Domenico Zulberti "Salvadorin" fu eletto presidente e al maestro Antonio succedette nel '29 il fratello Giacinto.
L'attività cessò per la seconda volta con la seconda guerra, nel 1940. Ci furono sì alcuni tentativi di ripresa durante il periodo bellico finché, sotto la guida di Antonio Girardini "Palat" detto Tonini, il 4 settembre 1945 presso il bar ENAL, ex dopolavoro, venne eletto il nuovo direttivo e proprio in quell'occasione il nome cambiò da Società Filarmonica a Banda sociale. Presidente venne eletto Cesare Girardini "Campirin", alla direzione musicale andò il maestro Agostino Bertini "Baghin", che lasciò l'incarico nel '48 per trasferirsi a Pieve di Bono. Gli subentrò il maestro Fedele Bertini "Perana", presidente era Simone Tamburini "Parolot".
È nel 1950 che la presidenza passa ad Alessandro Zulberti "Salvatore", emigrante rientrato dall'Australia. In occasione del centenario di fondazione fu organizzato un convegno bandistico cui parteciparono le bande di Condino, Castel Condino, Pieve di Bono, Roncone, Tione, Vigo-Darè.
Fra il 1956 e il 1958 la banda si unì con Castel Condino, unione che nel '58 avvenne anche con Pieve di Bono.
A causa però della scarsità di elementi non venne più realizzato alcun concerto, finché nel 1974 un gruppo di volonterosi riunitosi nella sala dell'Immacolata, alla presenza del presidente della Federazione provinciale delle bande cav.Guido Gallo, programmò la rifondazione. Vennero inseriti numerosi giovanissimi allievi affidati alle cure di Carlo Luigino Tamburini "Rossin", con la guida del maestro Leone Tarolli di Castel Condino.
Il primo concerto avvenne in occasione della festa dell'Addolorata, con la partecipazione di 18 bandisti.
Sul podio, dopo 15 anni, tornò l'anziano Fedele Bertini e la sua bacchetta diresse una lunga serie di concerti. Il 6 luglio 1980 Cimego ospitò il concertone, giusto trent'anni dopo la gloriosa edizione del 1950.
Alla festa patronale di S.Martino, l'11 novembre '86, Bertini diresse il suo ultimo concerto. Il nuovo corso è firmato dal maestro Cleto Zulberti "Salvadorin", che inaugura una nuova stagione musicale, basata su un repertorio costituito soprattutto da composizioni originali per banda di autori stranieri, olandesi e francesi soprattutto, pur non abbandonando mai il genere tradizionale.
Da non dimenticare, in mezzo a un'attività di grande rilievo, il gemellaggio con la Stadtmusikkapelle Speckbacher di Innsbruck nel 1995, sotto la guida del maestro Cleto Zulberti, che alla fine dell'anno passerà le consegne a Stefano Bordiga. Con il nuovo maestro viene siglato un altro importante gemellaggio con il Corpo musicale di Arcisate (Varese), nel 1997. E l'entusiasmo, di stagione in stagione, è in aumento.

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