BANDA COMUNALE DI TUENNO

Direttore:
GIOVANNI BRUNI
Presidente:
MATTIA MENAPACE
Indirizzo:
VIA MARCONI, 5 38019 TUENNO
Un po' di storia

La Fanfara e i Primi Anni
Nel 1920 per volontà del Circolo Nazionale Cultura di Tuenno e del suo presidente
Enrico Leonardi si costituisce a Tuenno una associazione musicale stabile: la Fanfara;
per i primi tempi sarà lo stesso Leonardi a
dirigerla ed a istruire i suonatori. Ben presto, a due anni dalla sua fondazione la Fanfara
si ingrandisce e, forte di 24 elementi si trasforma in Banda; in poco tempo la direzione
passa a Giuseppe Fedrizzi e subito dopo al maestro Addobbati.
La Banda viene sciolta presumibilmente nel 1925 per motivi politici: ufficialmente
perché i suonatori si rifiutarono di partecipare ad un'adunata fascista, in realtà perché di
ritorno dal raduno della gioventù fascista trentina a Levico i bandisti, scesi dal tram a
Cles, intonarono "Bandiera Rossa" ancora vestiti con le camice nere; così facendo
richiamarono i carabinieri e il giorno dopo gli strumenti furono messi sotto chiave nel
Municipio di Tuenno.
Valerio de Concini
Nel 1934 il maestro Valerio De Concini inizia ad istruire alcuni giovani del paese che
in poco tempo danno vita all'orchestrina "La Rinascente". L'anno successivo questi
giovani assieme ai bandisti della prima fanfara rifondano la nuova Banda che sarà
chiamata Banda Comunale in virtù dell'appoggio economico dell'amministrazione
locale. La prima uscita si tenne per la Festa di Santa Emerenziana e per il paese fu una
festa. La Banda in questi anni partecipa a manifestazioni, soprattutto religiose,
principalmente a Tuenno e nei paesi limitrofi poiché le trasferte sono lente: per spostarsi
si adoperano carri trainati dai buoi. Nel 1941, a causa della Seconda Guerra Mondiale, la
Banda si scioglie.
Pompeo de Concini
Alla cessazione delle ostilità Pompeo, fratello di Valerio, fonda l'"Orchestrina Ladina"
e l'anno successivo ricostituisce la Banda. Negli anni successivi la Banda continua la sua
attività fra alti e bassi per le Valli del Noce e in qualche occasione anche fuori provincia
per diversi gemellaggi e manifestazioni (partecipa per quattro volte al raduno delle
Bande del Triveneto a Verona, memorabile quello del sessantanove). Nel 1980 la Banda
va in crisi e la direzione opta per la temporanea cessazione dell'attività concertistica
permettendo al maestro di coltivare i nuovi allievi. Il de Concini con ben 36 allievi
istruiti a regola d'arte riporta in auge la Banda che ritrova un momento felice.
Marco Iori
Nel 1991 Pompeo de Concini dopo quarantasei anni di direzione, ormai appagato dei
successi ottenuti in campo musicale, decide di passare la bacchetta a Marco Iori (di
Revò, diplomato in trombone). L'organico si rinnova e la Banda riprende vita. I
numerosi nuovi allievi rimpiazzano i vecchi che lasciano, l'età media si abbassa
notevolmente e anche il repertorio cambia. La Banda continua con successo le uscite.
Nel frattempo si rinnova il gemellaggio con la Banda di Isola Dovarese.
Nicola Pinamonti
Il maestro Iori lascia la direzione nel gennaio 1997 e gli succede il giovane Nicola
Pinamonti (diplomando in tromba presso il conservatorio "F. A. Bonporti" di Trento)
che di nuovo rivitalizza tutta la Banda presentando uno stile e un repertorio dal taglio
decisamente moderno.
Nel 1998 la Banda è chiamata a rappresentare l'Italia al festival bandistico
internazionale F.E.D.O. di Stêti nella Repubblica Ceca. E nell'autunno '98 la Banda
partecipa al concorso europeo di classificazione delle bande a Riva del Garda dove si
classifica in terza categoria. Al concerto di capodanno millenovecentonovantanove la
Banda si presenta con le nuove divise, rosse ed eleganti, più che adatte ad interpretare lo
spirito del gruppo. In estate si gemella con la Banda Parrocchiale di Cassacco (Udine).
Oltre ad essere cresciuta musicalmente in questi ultimi anni la Banda ha incrementato
le uscite, spesso è chiamata per accompagnare e allietare inaugurazioni ufficiali, feste
paesane, manifestazioni culturali, religiose e sportive nelle Valli di Non e di Sole e in
tutto il Trentino.
Attualmente la Banda è composta da trentanove giovani suonatori (età media 23 anni)
che si distribuiscono nelle varie sezioni in modo ottimale, garantendo così una buona
resa nei vari brani dell'eterogeneo repertorio che spazia da impegnativi originali
per banda alle più famose colonne sonore, dalle tradizionali marce italiane e tedesche ad
arrangiamenti di canzoni pop, da brani di musica classica all'allegro dixieland.
 

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